La Basilicata è la Cenerentola del turismo italiano con nel 2013 appena 470.000 pernottamenti dei 380 milioni nazionali (0,12%), in gran parte concentrati a Matera, dichiarata grazie ai suoi Sassi patrimonio dell’Umanità dell’Unesco .Vi troviamo una riserva naturale di 69.000 ettari in un’area montagnosa e scarsamente popolata (90.000 abitanti) della Basilicata occidentale . Nata per tutelare le emergenze ambientali, storiche, archeologiche, culturali e paesaggistiche dell’area. Per salvaguardane la biodiversità: tra le sue montagne coperte di boschi di faggi, cerri, roverelle, castagni e abeti bianchi, volano 141 specie di uccelli; i lupi cacciano i cinghiali; prosperano lontre, volpi, lepri e caprioli; crescono 62 varietà di orchidee..
Un paesaggio boschivo interrotto dai centri storici arroccati sulle creste montuose: furono costruiti attorno all’anno mille per sfuggire alle scorribande dei saraceni. Anche la città romana di Grumentum fu abbandonata attorno al 900 d.C.: oggi è il principale sito archeologico nel parco, una delle maggiori attrazioni storiche insieme ai castelli che dominano metà dei comuni del comprensorio. Soprattutto Brienza, un borgo medievale (735 m slm) circondato da 1800 ettari di boschi, soprattutto faggete, la cui storia risale al IV sec d.C.
Andiamo a visitare Satriano di Lucania Il paese è colorato da 150 murales che raffigurano tradizioni contadine, antichi mestieri, culti, leggende e la vita di artisti locali del passato, come Giovanni De Gregorio, detto il Pietrafesa, pittore di scuola napoletana nato a Satriano (già Pietrafesa), a cui è votato il locale museo multimediale fu iniziata nel 1988 diretta dall’artista Luciano La Torre.
Altra destinazione interessante in termini naturalistici è Moliterno con la sua meravigliosa faggeta di 350 ettari. Un luogo incantato con faggi secolari (fino a 200 anni, alti fino a 30 m e con il diametro di 1 m) e agrifogli alti fino a 6 m, ma anche uno straordinario esempio di biodiversità con 40 varietà di orchidee e 433 specie botaniche. Un’oasi naturale del Wwf e del Fondo mondiale per la natura. Un bosco bucolico dove, da aprile a ottobre, pascolano mandrie di vacche podoliche.
Il Parco dell’Appennino Lucano è una destinazione di primaria importanza per i birdwatcher con 141 specie di uccelli tra cui 105 nidificanti. Un’avifauna molto diversificata è il luogo ideale per osservarle è il Lago Pantano (comune di Pignola), attrezzato con un sentiero natura Wwf e con capanni ornitologici,il luogo mescola elementi paleartici ed europei con altri mediterranei. Fiumi, stagni e laghi sono l’habitat ideale anche per diversi trampolieri migratori, come la rarissima cicogna nera (Ciconia nigra) che qui nidifica, la cicogna bianca (Ciconia ciconia), l’airone bianco maggiore (Egretta alba), l’airone rosso (Ardea purpurea), l’airone cenerino (Ardea cinerea), la garzetta (Egretta garzetta), la spatola (Platalea leucorodia) e il cavaliere d’Italia (Himantopus himantopus).
Buon viaggio!